Come fare il gattò di patate alla calabrese
Ci sono tante varianti squisite su come fare il gattò di patate, piatto ricco della tradizione napoletana, poi arrivato sulle tavole degli italiani.
Più noto come gateau, in Calabria questo tortino di patate è preparato con diverse farciture.
Ad accomunarle la bontà dei prodotti tipici, quali formaggi e salumi, che si adagiano nelle pieghe morbide delle patate cotte e ben condite.
Con o senza uova sode, questa è anche una ricetta salva sprechi: infatti, si può farcire con gli avanzi e prodotti prossimi alla scadenza.
Ma per quale motivo al Sud si chiama di solito gattò? E come si prepara questo sformato rustico in Calabria? Scopriamolo insieme.
Perché si chiama gattò di patate?
Facciamo un salto nel tempo e nello spazio, fino ad approdare nella fine del Settecento a Napoli nella corte dei Borboni. La regina Maria Carolina d’Austria, moglie di re Ferdinando IV di Borbone, introdusse a corte ricette della cucina francese.
Le preparazioni erano affidate ai cuochi d’Oltralpe che portarono anche il gâteau (torta in francese). Pian piano le conoscenze e le ricette di questi maestri francesi furono riadattate dai cuochi napoletani, inserendo ingredienti tipici della tradizione gastronomica campana.
Il gattò – termine dialettale che deriva dalla storpiatura del nome francese – diventa, così, col tempo una delle ricette tipiche partenopee.
Si diffuse dapprima nel Sud, trasformandosi poi in uno dei secondi piatti più saporiti della cucina italiana. Ogni famiglia personalizza questa ricetta. In Calabria, la farcia di questo pseudo timballo di patate è arricchita spesso con gli insaccati del territorio, come la salsiccia, la soppressata e anche la ‘Nduja.
Ricetta calabrese del gattò con soppressata e uova
Ingredienti
- 1 kg di patate silane
- 100 g di burro
- 2 tuorli
- 1 uovo sodo
- 100 g di formaggio pecorino grattugiato
- 200 g di caciocavallo silano a tocchetti
- 150 g di soppressata Ussia
- 50 ml latte
- pangrattato q.b.
- sale q.b.
Procedimento
- Laviamo le patate con tutta la buccia e immergiamole in una pentola con abbondante acqua. Lasciamo cuocere. Quando saranno cotte, togliamo la buccia e le passiamo nello schiacciapatate.
- Tagliamo a cubetti la soppressata Ussia e il caciocavallo.
- In una boule mettiamo le patate schiacciate, il burro, poco sale, il latte, il pecorino, i tuorli, la soppressata e, per ultimo, una manciata di caciocavallo. Mescoliamo per ottenere un composto senza grumi.
- Imburriamo una teglia con cerniera e cospargiamo il fondo con burro e pangrattato. Versiamo metà del composto. Su questo strato disponiamo le fettine di uova sodo e il caciocavallo. Copriamo con la restante parte del composto.
- Spolveriamo sulla superficie il pangrattato e aggiungiamo dei fiocchetti di burro.
- Inforniamo il nostro gattò di patate a 180° per circa 25-30 minuti.
- Sforniamo, facciamo raffreddare e serviamo.
Buon appetito!
Ricetta del gateau di patate goloso: 3 consigli pratici
Il gateau di patate si presta a tante ricette, tutte deliziose che spesso racchiudono le bontà tipiche gastronomiche.
Ecco 3 consigli utili per l’ottima riuscita di questa pietanza:
- Schiacciare per bene le patate appena calde per un composto vellutato.
- Mescoliamo per bene gli ingredienti, aggiungendo per ultimo parte dei dadini di caciocavallo. Se il composto è asciutto, aggiungiamo del latte o anche un po’ di acqua di cottura. Importante è che non vi siano grumi.
- Togliere la teglia dal forno quando sulla superficie del gattò di patate e soppressata si sono formate quelle crosticine dorate e croccanti che lo rendono ancor più squisito e appetitoso.
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