Come fare la pancetta tesa di maiale
Che la pancetta tesa prenda il nome dal pezzo di carne usato per ricavarla, ossia la parte magra del suino, è noto. Ma non tutti, forse, sapranno che uno dei trucchi per l’ottima preparazione di questa varietà di pancetta sta nel massaggiare delicatamente la carne con sale, spezie e aromi.
E, quando si parla di Calabria, tra le spezie usate non può certo mancare il peperoncino. Infatti, il frutto rosso, simbolo calabrese per eccellenza, rende ancor più squisito questo salume che, durante tutte le fasi di lavorazione, mantiene la sua originaria forma squadrata, tesa. In questo si differenzia, ad esempio, dalla pancetta classica arrotolata.
Ma come ottenere il suo caratteristico gusto? Continua a leggere.
Pancetta tesa: la preparazione artigianale Ussia
Come per tutti i salumi, per noi la scelta delle materie prime è indispensabile per garantirti un prodotto di qualità. Per la preparazione della pancetta tesa dolce o piccante, usiamo la parte ventrale solo di maiali nazionali, magri.
Ecco le fasi principali della nostra lavorazione artigianale:
- Salagione: la carne, privata a mano dalle costine, è rivestita da un mix di sale, peperoncino in polvere, pepe nero e chiodi di garofano;
- Si lascia, quindi, riposare: il sale e il bouquet di spezie agiscono sulla carne, distribuendosi in modo uniforme;
- Con delicatezza, si massaggia il pezzo di carne. Successivamente, per farlo asciugare viene messo, per alcuni giorni, nell’essiccatoio;
- Durante la stagionatura, la pancetta tesa viene lavata da eventuali tracce di muffa nobile. Questa fase, molto delicata, può durare dai due ai tre mesi;
- L’affumicatura dona al salume i sapori più intensi. In particolare, per la pancetta tesa calabrese del salumificio Ussia sono i profumi degli ulivi della Calabria, dei faggi e dei ginepri di questo territorio.
Il fumo di questi trucioli, tutti certificati, le regala quel gusto leggermente affumicato, il sapore unico e intenso. Ma come si conserva la pancetta e in che modo mantenere inalterato il gusto?
Come conservare la pancetta tesa: consigli
Già l’affumicatura, se ben eseguita, assicura la lunga conservazione, preservandone il gusto e il sapore. Tuttavia, come accade per i salumi artigianali stagionati e non affettati, anche la pancetta tesa si deve conservare in un luogo fresco e asciutto. Se non l’hai comprata a fette, puoi quindi metterla direttamente in frigo.
Ecco un trucchetto della nonna per conservarla al meglio:
- Avvolgila con della carta oleata o da forno;
- Assicurati di aver ricoperto bene tutta la superficie;
- Prendi, poi, un canovaccio in cotone e usalo per rivestirla: in questo modo, eviterai che si accumuli dell’acqua e, quindi, che non compaiano muffe.
Anche se la durata di conservazione è molto lunga, il consiglio è di consumarla entro i sei mesi dalla data di confezionamento.
Come preservare, invece, il gusto della pancetta tesa affettata? Segui le accortezze che usi per tutti i salumi e gli insaccati a fette: quindi, mettila in frigo nell’apposito ripiano, così da non interrompere il ciclo del freddo. Usala entro qualche giorno.
Puoi gustarla per farcire panini o torte rustiche, per preparare un aperitivo sfizioso con gli amici o per la classica pasta alla carbonara.
Dove acquistare la pancetta tesa dolce e affumicata
La stagionatura e l’affumicatura, come visto, sono delle fasi importanti e delicate per assaporare tutto il gusto della pancetta tesa made in Calabria. Merito anche della lavorazione artigianale, tra le caratteristiche che rendono unici tutti i salumi cotti e stagionati realizzati dall’azienda Ussia.
Per rendere più gustose le tue pietanze, stupire i tuoi ospiti e conquistare il loro palato, scegli la qualità e la bontà irresistibile della pancetta dolce e leggermente affumicata. Dove trovarla? Vai allo shop on line Ussia: i vari formati disponibili esaudiranno la tua scelta.
Pochi giorni e l’avrai direttamente a casa tua. Il suo colore rosso scuro con le striature bianche leggermente irregolari ti conquisterà da subito. E, già dal primo morso, saprai che oltre all’aspetto c’è molto di più.