Salumificio Ussia

Produzione e vendita ‘Nduja e salumi artigianali calabresi dal 1972

Le mani di Salvatore sono invecchiate. Quelle piccole rughe raccontano cinquant’anni di esperienza e passione nella produzione artigianale di salumi. Maria vede quei calli che solcano il palmo di suo marito e, con un sorriso amorevole, allunga le sue per prendere quei salumi senza conservanti. Sono così profumanti e invitanti da far venire l’acquolina in bocca anche a prima mattina. Per ora la pausa gourmet è rimandata di qualche ora. Tocca esporli in vetrina: ormai accade di rado e ne è felice. Da quando la gestione del salumificio artigianale è passata a Graziella, Giuseppe, Vincenza e Cristina – i loro quattro figli che sono cresciuti con l’azienda Ussia, soffrendo nei momenti duri e gioendo in quelli felici – hanno più tempo per loro. Ma è difficile staccarsi da queste stanze dove è iniziata la loro bella avventura.

Così, mentre nel punto vendita annesso allo stabilimento di Guardavalle Marina espone la ‘Nduja, le salsicce e le soppressate, il capicollo e altri salumi cotti e stagionati, Maria si rivede giovane nel piccolo salumificio.

Erano gli inizi degli anni Settanta.  C’era solo una stanzetta, riempita però dalla grande voglia di produrre ottimi salumi calabresi. Sente e vede come Salvatore, con le sue mani ancora lisce, lavora la carne, seguendo le antiche lavorazioni del territorio. Per poi passare a preparare i wurstel: i primi a produrli in Calabria. Che sorrisi di meraviglia dei clienti quando li hanno assaggiati per la prima volta. E che felicità nel vederli ritornare. Perché quei quattordici anni in Germania trascorsi a fare tanti e più lavori, anche in macelleria, per Salvatore non devono essere sprecati. Anzi devono amalgamarsi a quelli che verranno in Calabria.

Mai avrebbero immaginato Maria e Salvatore la vasta produzione di oggi e lo stabilimento che, da uno stanzino, si è ingrandito come la loro famiglia. È diventato il punto di riferimento, in tutte le stagioni, di fornitori e ristoratori, turisti e commercianti, famiglie e clienti amanti di salumi eccellenti e genuini senza conservanti. Bontà che i loro figli esportano in tutta Italia e all’estero.

Fortuna che tutti i loro figli hanno condiviso la loro stessa passione per le cose buone. Giuseppe, che dal padre ha ereditato i trucchi del mestiere, è l’artista che trasforma i suini nazionali in salumi senza conservanti e additivi. Graziella, anche se si è trasferita a Palermo per amore, è la commercialista che continua a far quadrare i conti dell’impresa di famiglia. E, nei viaggi di andate e ritorno, c’è Vincenza che, dopo la laurea in Lingue, è rientrata in azienda dove si occupa del rapporto con clienti e fornitori. Come Cristina, la piccola di casa che ormai tanto piccola non è, con la sua meticolosità aiuta i fratelli nella preparazione degli ordini.

Una manina tira il lembo della gonna di Maria. È il nipotino che reclama la pappa. Chissà, un giorno insieme agli altri cuginetti gestirà l’azienda Ussia. Perché è proprio in quel legame che s’intrecciano l’amore e i sacrifici, tramandando il segreto per i migliori salumi artigianali calabresi. Come in quelle dita che scelgono solo carni fresche italiane eccellenti. Le lavorano artigianalmente per produrre salumi da far poi stagionare in modo naturale. Ne controllano la qualità per garantire al consumatore finale prodotti sani e genuini, spingendosi in Italia e oltre.

Oggi come sempre mani attente a rispettare l’ambiente. Dita che usano un packaging semplice e non si fermano nella ricerca di materiali a basso impatto ambientale. E altre mani che, appena aprono la confezione, sentono il profumo di una passione che, dal 1972, realizza ‘Nduja e salumi artigianali calabresi squisiti e irresistibili.